Le imprese che hanno deciso di costituirsi Società Benefit (SB) hanno superato quota 1.000.
Sono raddoppiate rispetto allo scorso anno. In particolare il 55% delle SB si trova in Lombardia, il 23% in Lazio e il 10% in Emilia-Romagna.
Le Società Benefit hanno scelto di mettere nero su bianco la volontà di coniugare lo scopo di lucro con quella di perseguire una o più finalità di beneficio comune, a favore dell’ambiente e della società.
La gestione di imprese responsabili e trasparenti, che abbiano una visione sul futuro, è sempre più richiesta. Il Ministero per lo Sviluppo Economico, con un decreto attuativo in dirittura d’arrivo, intende continuare ad agevolare fiscalmente queste imprese virtuose.
È prorogato al 31 dicembre 2021 il termine per usufruire del credito di imposta per i costi di costituzione o trasformazione in Società Benefit: ciò è disposto dall’art. 19-bis del decreto Sostegni-bis (DL 73/2021), che sta procedendo verso l’iter di conversione in legge.
Tale agevolazione, introdotta dal decreto Rilancio, riconosce il credito d’imposta del 50% sui costi sostenuti sia per la costituzione di una Società Benefit, che per la trasformazione di una società, già esistente, in Società Benefit.
Viene inoltre precisato che oltre ai costi notarili e di iscrizione presso il registro delle imprese, vanno riconosciute anche le spese inerenti all’assistenza professionale e alla consulenza sostenute per l’iter di costituzione/trasformazione in Società Benefit.
L’importo massimo riconosciuto, da utilizzare in compensazione, è di 10.000 euro.
Il contributo previsto sarà soggetto alla regola del de minimis, nei limiti dettati dai regolamenti dell’Unione Europea.