La legge di bilancio 2021, conferma i crediti d’imposta per la c.d. “Transizione 4.0”. In particolare vengono prorogati al 2022 e potenziati:
1. il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali. Ci sono delle novità:
- l’ampliamento dell’ambito oggettivo, con inclusione dei beni immateriali “ordinari”;
- il potenziamento delle aliquote agevolative e l’incremento dell’ammontare delle spese ammissibili;
- la possibilità di fruire dell’agevolazione per i beni “ordinari” in un’unica quota annuale per i soggetti con ricavi/compensi inferiori a 5 milioni;
- l’utilizzo del credito d’imposta sin dall’anno dell’investimento e in tre quote annuali costanti;
- la perizia diventa asseverata per i beni “4.0”
2. il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. Sono previsti degli incrementi:
- credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo al 20% e ammontare massimo di beneficio pari a 4 milioni di euro;
- credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica al 10% e ammontare massimo del beneficio pari a 2 milioni di euro;
- credito d’imposta in transizione ecologica o innovazione digitale 4.0 al 15% e ammontare massimo di beneficio pari a 2 milioni di euro
3. il credito d’imposta formazione 4.0 viene confermato ampliando i costi ammissibili in conformità al regolamento UE n. 651/2014.